È da poco entrato in vigore il decreto anti-frode, che introduce nuove specifiche riguardo gli interventi, nato per contrastare le frodi relative alle detrazioni e cessioni di crediti per lavori edilizi. 

L’Agenzia delle Entrate infatti, ha rinvenuto oltre 950 milioni di euro di crediti inesistenti su è necessario fare chiarezza, pari a circa il 5% del valore complessivo transitato per la piattaforma fiscale, oltre a situazioni che hanno visto molte fatture che riportavano i prezzi degli interventi gonfiati in maniera assurda (come evidenziato, per esempio, da un servizio realizzato dalla trasmissione televisiva Le Iene visibile a questo indirizzo). Ritenuto da più parti un provvedimento necessario, il decreto ha comunque suscitato molte polemiche, intervenendo in un ambito la cui operatività è comunque molto complicata.

Il Superbonus 110% dopo il Decreto anti-frode

II nuovo provvedimento interviene per correggere diverse norme in vigore, che avrebbero potute essere utilizzate per generare speculazioni e non intervenire per migliorare ed efficientare il patrimonio edilizio nazionale. La necessità cui si è fatta fronte è stata quella disciplinare, razionalizzare e potenziare l’attività di accertamento e del recupero degli importi ricevuti in maniera fraudolenta. Uno degli strumenti messi in campo è stata l’estensione del visto di conformità.

L’estensione del visto di conformità

L'obbligo del visto di conformità viene esteso anche agli altri ecobonus edilizi previsti, oltre che al SuperBonus 110%, anche in caso la detrazione relativa venga presentata in dichiarazione dei redditi, mentre in precedenza era necessario solo in caso di sconto in fattura e cessione del credito. L’unica eccezione all’obbligo è rappresentata dai casi in cui la dichiarazione sia presentata direttamente dal contribuente o dal sostituto d’imposta.

Il prezzario

Altre modifiche introdotte dal Decreto riguardano la congruità dei prezzi, misura introdotta appunto per contrastare l’aumento sconsiderato e artificiale dei costi riportati in fattura. Il governo ha inserito infatti un riferimento per i prezziari e alcuni valori massimi stabiliti per categorie di beni.

Gli altri provvedimenti

Oltre all’estensione del visto di conformità, il decreto tocca altri due punti importanti: introduce controlli preventivi nei casi al limite e regolamenta i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, che entro cinque giorni lavorativi dall’invio della comunicazione dell’avvenuta cessione del credito, può sospendere per un periodo massimo di 30 giorni le cessioni che presentano profili di rischio, per effettuare come detto un controllo preventivo. Qualora i rischi venissero confermati, la cessione del credito viene interrotta. 

Il decreto anti-frode ha posto in essere, quindi, gli strumenti per contrastare tutte quelle società nate all'improvviso solo per gestire e approfittare della cessione del credito. Fatture emesse da aziende non edilizie, cantieri falsi, lavori fatturati e mai completati: le frodi sul SuperBonus hanno raggiunto quasi UN MILIARDO DI EURO.  

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