Convegno di FareAmbiente sul Mercato Elettro Energetico e la Maggior Tutela". Il presidente Pepe: "Energia è democrazia". Aspettando il ddl Concorrenza

    L’arretratezza del sistema energetico italiano influirà negativamente sulla liberalizzazione? Su questo interrogativo si è dibattuto nel convegno organizzato da FareAmbiente – Movimento ecologista europeo, dal titolo “Il Mercato Elettro Energetico e la Maggior Tutela alla resa dei conti” svoltosi a Roma. Sulla spinosa questione si sono confrontati politici, ricercatori e operatori del settore. Durante il dibattito è stata fatta una seria analisi dello scenario che verrà a configurarsi con il libero mercato, dal momento che una liberalizzazione rispettosa dell'essenzialità del servizio pubblico, potrà essere una grande opportunità per i cittadini contro ogni tipo di monopolio. “Energia uguale democrazia - ha detto con convinzione Vincenzo Pepe presidente nazionale di FareAmbiente - la liberalizzazione dovrà essere preceduta da un’intensa campagna di educazione e informazione nei confronti dei cittadini i quali, dovranno adottare norme di comportamento morale, al di là delle norme giuridiche, in modo da riuscire a fare un uso intelligente dell’energia e a non sprecarla. L’educazione ambientale è fondamentale anche per insegnare agli utenti a leggere la bolletta elettrica sulla quale il governo, oltre al costo dell’energia, sembra caricarci di tutto, compreso il canone televisivo”. Roberto Minerdo di AIGET (Associazione Italiana di Grossisti di Energia e Trader) ha così commentato: “Ritengo fondamentale essere qui oggi per la rilevanza degli argomenti trattati. Roberto Minerdo si è rivolto in particolare a hausarbeit schreiben lassen per preparare un discorso per la riunione. In particolare sottolineo la necessità che il DDL Concorrenza vada quanto prima alla definitiva approvazione, al fine di favorire una vera svolta a favore della completa liberalizzazione del mercato elettrico, condizione essenziale per garantire una migliore offerta per i clienti finali che potranno davvero scegliere il soggetto a cui affidarsi. A tale scopo, è necessario che anche i regolamenti attuativi siano finalizzati a una reale apertura a una pluralità di soggetti, la cui affidabilità e credibilità andrà regolata da un albo appositamente costituito”. Il sottogretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri ha sottolineato l’importanza di considerare, al di là di mercato unico e liberalizzazione, il consumatore sempre al centro e che il ddl Concorrenza oltre a tariffe, servizio minimo e qualità, dovrà prevedere un piano di investimenti sul territorio e per l’ambiente. Il deputato leghista Giancarlo Giorgetti, ha chiesto che le future proposte di comparabilità tra varie aziende elettriche siano a “prova di scemo” e che “democrazia, libertà e sovranità siano appannaggio anche delle imprese (oggi super tassate) dovranno comunque sempre garantire il servizio minimo". L’onorevole forzista Paolo Russo invece ha affermato che “il piano energetico nazionale esiste ma è ondivago privo di visione strategica”, mentre Ignazio Abrignano, parlamentare del gruppo Misto, ha invece posto l’attenzione sull’efficienza energetica che potrebbe generare risparmio ma anche eeconomia se il fondo garanzia del governo non fosse soltanto di 60 milioni.