Negli ultimi mesi si è intensificato il dibattito attorno alla spesa energetica di famiglie e imprese italiane. Un tema particolarmente sentito in Puglia, dove il peso delle bollette di luce e gas continua a crescere in maniera significativa.

La fotografia dei consumi in Puglia

Nel 2024, le famiglie pugliesi hanno speso in media circa 1.900 euro per le forniture domestiche di energia. Sul fronte delle imprese, la spesa energetica complessiva ha raggiunto 3,27 miliardi di euro, con una previsione di crescita a 3,87 miliardi nel 2025.

A incidere non sono soltanto le dinamiche del mercato energetico, ma anche la gestione non ottimale delle utenze e una scarsa attenzione nella scelta di fornitori e offerte. Errori di questo tipo possono pesare fino al +20% annuo sul bilancio energetico di famiglie e aziende.


L’impegno delle istituzioni e degli utility manager

Se ne è discusso durante l’incontro “Utility manager: ruolo, riconoscimento e applicazioni pratiche nelle pubbliche amministrazioni e comunità energetiche rinnovabili”, organizzato da Assium alla Fiera del Levante di Bari.

Alla presenza dell’On. Carmen Letizia Giorgianni, promotrice della legge che ha introdotto la figura professionale dell’utility manager, esperti e istituzioni hanno approfondito strumenti e buone pratiche per contrastare i rincari e rendere più efficiente la gestione delle forniture.

La Puglia, capitale delle rinnovabili

Accanto a queste criticità, la Puglia si distingue come regione leader in Italia nella produzione da fonti rinnovabili. Con oltre 60.000 impianti attivi e una produzione annua superiore a 10.700 GWh, il territorio contribuisce a quasi il 10% della produzione verde nazionale.Un primato che si rafforza con lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), nuove realtà capaci di trasformare cittadini e imprese da semplici consumatori a protagonisti attivi nella produzione e condivisione dell’energia.

Una rivoluzione per il territorio

Come sottolineato da Saverio Bufi, AD di Noi Energia e delegato Assium per la Regione Puglia, le comunità energetiche rappresentano per l’energia ciò che le cooperative hanno rappresentato per l’agricoltura:

  • valorizzazione delle risorse locali;
  • redistribuzione della ricchezza;
  • crescita della competitività territoriale.

Consolidare questo modello significa rafforzare il ruolo della Puglia come capitale dell’energia distribuita e aprire nuove prospettive di sviluppo per l’intero Mezzogiorno.