Antitrust a difesa dei consumatori

L'intervento dell'Autorità

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Nelle ultime settimane, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Agcm) ha concluso le verifiche dell’ottemperanza alle delibere. Delibere che hanno portato a sanzionare Enel Energia, Eni, Acea Energia, HeraComm e Geko (ex Beetwin) per aver messo in atto pratiche commerciali aggressive. Pratiche commerciali aggressive, consistenti nell’attivazione di forniture di gas e di energia elettrica in assenza di manifestazioni di consenso del consumatore o in presenza di un consenso non consapevole. Questa, secondo l'Antitrust, le colpe per cui sono state sanzionate diverse aziende di fornitura di energia elettrica e gas che operano nel mercato libero.

Tra il 6 e il 13 luglio, l’Autorità ha avviato tre nuovi procedimenti volti ad accertare eventuali violazioni del Codice del Consumo. Questi procedimenti sono rivolti a quattro società operanti nella vendita al dettaglio di energia elettrica e gas naturale: Estra Energie,Estra Elettricità, Enegan e Iren Mercato.

Le condotte contestate dall'Antitrust

Le condotte contestate riguardano, nell'ordine:

  • l’attivazione delle forniture in assenza di contatto o manifestazioni di volontà da parte del consumatore;
  • la contrattualizzazione sulla base di informazioni ingannevoli e omissive circa lo scopo del contatto;
  • l’identità della società;
  • le caratteristiche e il prezzo dell’offerta, nonché la possibilità di esercitare il diritto di recesso e le modalità di esercizio di tale diritto;
  • la richiesta del pagamento delle forniture non richieste, anche a fronte dei reclami dei consumatori.
Inoltre, le procedure di acquisizione del consenso utilizzate dalla società non sembrano rispettare i requisiti formali previsti dal Codice del Consumo per il teleselling.

Dopo l'intervento dell'Antitrust

Dopo l’intervento dell’authority antitrust, Enel Energia, Eni, Acea Energia, HeraComm, e Geko hanno adottato procedure che mirano ad assicurare un consenso consapevole all’attivazione di una nuova fornitura. Nel caso delle vendite telefoniche, tali procedure prevedono la messa a disposizione del consumatore del contratto di fornitura, prima della definitiva conferma. Prevista anche la messa a disposizione della registrazione della telefonata con cui si acquisisce il consenso e l’acquisizione dell’esplicito consenso alla rinuncia alla conferma in forma scritta per le vendite al telefono.

Le società, spiega l'Antitrust, creeranno anche successivi punti di controllo del processo di acquisizione del consenso. Inoltre, in conformità a quanto previsto dal Codice del Consumo, sempre Enel Energia, Eni, Acea Energia, HeraComm e Geko hanno previsto che, in caso di attivazione non richiesta di una fornitura di elettricità o gas (sia mediante il canale telefonico che mediante gli agenti porta-a-porta), il consumatore non sia tenuto a pagare alcunché, predisponendo procedure volte ad accertare nel caso di reclamo o contestazione se effettivamente l’attivazione sia avvenuta senza il consenso del consumatore, anche al fine di evitare comportamenti opportunistici.

Nonostante tali interventi, ad oggi, l’Antitrust continua a ricevere molte segnalazioni che lamentano attivazioni non richieste. Per questo motivo, l’Autorità ha ritenuto necessario continuare nell’attività di enforcement in materia. L'Autorità ha inoltre avviato un procedimento di inottemperanza nei confronti di Green Network, che – diversamente dalle società sopra menzionate - non ha ottemperato alla delibera sanzionatoria dell’Agcm.