Dal primo luglio 2011 gli italiani hanno acquisito il diritto di poter scegliere il proprio fornitore di energia elettrica

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La liberalizzazione del mercato energetico non solo ha aperto le porte alla concorrenza, ma ha anche dato ai consumatori la facoltà di scegliere l’acquisto di energia pulita. Questo ha comportato una maggiore sensibilizzazione pubblica in tema di salvaguardia ambientale e di prendersi cura del mondo che ci circonda. Come conseguenza, un numero considerevole di utenti ha già optato per il passaggio all’energia pulita, ottenuta tramite fonti rinnovabili. Tra queste fonte rinnobabili, una delle più conosciute e utilizzate è il fotovoltaico. Vivendo in un paese in cui il sole è presente per parecchi mesi all’anno, è molto semplice riuscire a produrre tramite fotovoltaico l’energia sufficiente per il fabbisogno casalingo. In alcuni casi è possibile addirittura rivendere l’energia prodotta. Installando i pannelli solari si può scegliere tra due modalità di uso dell’energia prodotta, che sono scambio sul posto fotovoltaico e autoconsumo.

Impianto fotovoltaico scambio sul posto: come funziona

L’energia prodotta tramite l’impianto fotovoltaico, che come abbiamo detto è energia pulita, viene ottenuta per mezzo di un sistema chiamato valorizzazione, e successivamente viene immessa nella rete elettrica. Questo permette di avere un rimborso sulle bollette pari alla quantità di energia data. Lo scambio sul posto, abbreviato con la sigla SSP, è una forma di compensazione economica, stabilita dal rapporto tra l’energia che viene prelevata dalla rete tradizionale e l’energia che viene ceduta. L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico che viene ritenuta in eccesso viene ceduta e introdotta nella rete.

L’autoconsumo come alternativa allo scambio sul posto

Con il fotovoltaico l'autoconsumo come funziona? Il funzionamento è totalmente diverso. Tutta l’energia pulita che viene prodotta è destinata al fabbisogno del proprietario dell’impianto, senza venire mai inserita nella rete elettrica. In caso di energia prodotta in eccedenza e non consumata si potrebbe verificare una perdita della stessa. Per evitare casi del genere una soluzione è quella di ricorrere alle batterie di accumulo, per evitare sprechi di energia che potrebbe essere utilizzata di notte o in giornate con scarsa luce solare. Si stima che gli impianti con accumulo riescano a coprire oltre l’80% del fabbisogno energetico giornaliero.

Come cambia la bolletta con il fotovoltaico scambio sul posto

Il fotovoltaico SSP permette di immagazzinare l’energia prodotta e non consumata per i propri bisogni, immettendola nella rete elettrica. Questo comporta un cambio nella propria bolletta di fornitura di energia elettrica. Un minore prelievo di energia dalla rete significa un minore costo della materia energia. Sul costo delle bollette incide molto il nostro comportamento e le nostre abitudini, spesso volte allo spreco energetico. per massimizzare i benefici dell’autoconsumo è importante utilizzare l'impianto nelle ore in cui è presente il sole. Tenendo tutte le ricevute, inoltre, si può usufruire dell’Ecobonus del 50% sulle ristrutturazioni edilizie. Questi incentivi sono applicabili nel caso di installazione di un impianto fotovoltaico domestico con scambio sul posto, oppure delle singole batterie di accumulo. Si può usufruire del bonus fino al 31 dicembre 2018.

Cosa succede quando il fotovoltaico non può produrre energia?

In assenza di sole o in piena notte il fotovoltaico non produce. In caso di bisogno d’energia, questa sarà prelevata dalla rete tradizionale. L’utilizzo viene compensato tramite il sistema di scambio dell’energia immessa in rete, calcolando i consumi in base alla fascia oraria e alla zona e non in base alla quantità di energia usata. Se un utente immette una quantità di energia nella rete che non riesce a usare, ha diritto a un rimborso, basato sulla compensazione economica tra il valore dell’energia immessa in rete e il valore associabile all’energia elettrica prelevata dalla rete. L’energia prelevata dalla rete verrà addebitata in bolletta dal fornitore secondo una tariffa prestabilita su contratto, mentre l’eccesso di produzione sarà rimborsato dal GSE* (acronimo di Gestore dei Servizi Energetici) per mezzo di un “conto scambio“, che restituisce un valore che il GSE corrisponde al responsabile dell’impianto fotovoltaico.

I vantaggi del fotovoltaico

Di seguito elenchiamo alcuni vantaggi derivanti dall'utilizzo di un impianto fotovoltaico:

  • benefici per l’ambiente: il fotovoltaico permette di produrre energia elettrica senza alcuna emissione di gas serra;
  • produzione a basso impatto ambientale: l’emissione di gas dannosi derivati dalla realizzazione dei pannelli viene riassorbita in misura 9 volte maggiore nell’arco della sua vita produttiva. Per essere neutralizzata del tutto richiede 3 – 4 anni se i moduli sono in silicio e 1 o 2 per quelli a film sottile;
  • impatto visivo minimo: le tegole fotovoltaiche, in particolare, soddisfano anche i requisiti richiesti dalle soprintendenze per i centri storici;
  • incentivazione dello sviluppo economico sostenibile locale: viene ridotta la dipendenza dai paesi esteri che detengono il monopolio sulla produzione di energia;
  • risparmio economico in bolletta e costi di manutenzione inferiori rispetto alle tradizionali tecnologie energetiche;
  • aumento del valore della tua casa: la classe energetica, soprattutto se si utilizzano impianti solari-termici.

Cosa conviene? Il fotovoltaico scambio sul posto o l’autoconsumo?

Il fotovoltaico produce un ritorno sul lungo periodo che lo rende certamente conveniente. Intraprendere la strada del fotovoltaico conviene ed è il passo giusto da fare. L’autoconsumo, per via della possibilità di accumulo, è la scelta più remunerativa, poiché l’energia prelevata in rete ha un costo maggiore se confrontato all’energia immessa. Ogni kW acquistato, infatti, avrà un costo inevitabilmente rispetto al prezzo a cui potrebbe essere venduto al gestore. NoiEnergia crede nel valore della conoscenza e si impegna a fornire la giusta informazione sui corretti comportamenti in materia di risparmio energetico. Se hai trovato questo articolo utile o interessante, condividilo sui social e facci sapere la tua opinione! Ricordati di iscriverti alla newsletter per essere sempre aggiornato sulle ultime novità! Note: *Il GSE è una società che ha come socio unico il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il suo scopo è la promozione dello sviluppo sostenibile e l’utilizzo efficiente dell’energia.