Siamo, in definitiva, testimoni di un momento storico gravissimo. L’argomento sulla bocca di tutti in questi giorni, oltre l’emergenza sanitaria causata dal CoViD, è quello dei rincari dei costi delle forniture di luce e gas.  

Cerchiamo di capirne di più insieme, a partire da cosa ha causato questa corsa al rialzo, cosa possono fare le aziende di forniture energetica e quali contromosse sono state messe in atto dalle istituzioni.

Le cause dei rincari

A chi addossare la colpa? La risposta è complessa, perché complesso è l’insieme dei fattori che hanno portato a questi aumenti. Se ne può però scartare una, comoda ma in questo momento errata: non è stato il governo. A causare gli aumenti hanno partecipato una serie di fattori, in primis i rapporti tra l’Unione Europea e la Russia, che è il principale fornitore e successivamente l’impennata della richiesta di gas dalla Cina, che per seguire il proprio piano di transizione energetica ed escludere il carbone ricorre al gas per la produzione di energia. 

Ecco cosa ha determinato l’aumento dei prezzi: la crescita della domanda. Questo perché il gas fa da traino ai mercati energetici, essendo utilizzato per produrre l’energia elettrica, oltre che per il suo consumo domestico o aziendale. A livello aziendale questo è un grande problema sia per le imprese energivore, ossia che consumano grandi quantità di energia per la propria produzione, sia per le PMI e le startup che si trovano ad affrontare aumenti di prezzi non preventivabili. 

Il trend, tuttavia, per Il 2022 sembra in discesa, grazie anche a un inverno non troppo freddo che ha determinato un minore consumo.

Cosa possono fare le aziende di fornitura energetica?

Purtroppo, quasi nulla. Stando la situazione attuale, gli aumenti non sono in alcun caso da attribuire alle società di vendita, che anzi sono vere e proprie vittime della congiuntura. 

Vittime perché, con il ridursi della fornitura, ci sono grosse difficoltà di approvvigionamento dell’energia da fornire ai clienti, con il susseguente rischio d’impresa e di credito che aumenta e garanzie aumentate esponenzialmente. In Europa alcuni dei player più grandi sono già falliti, lasciando milioni di persone senza fornitore nel mercato di ultima istanza (se è successo anche a te, clicca qui!). 

Per fortuna la proverbiale parsimonia italiana ha permesso di attutire in minima parte questi brutti colpi, avendo una buona riserva di gas in stoccaggio. 

La risposta dello stato

In questo caso, le istituzioni italiane sono intervenute in maniera alquanto decisa. Infatti, è il prezzo dellenergia come materia prima, e non gli oneri o le imposte, ad aver determinato il rincaro dei prezzi. Il governo italiano, per affrontare la crisi energetica e gli aumenti, ha confermato l’annullamento provvisorio degli oneri di sistema e potenziato il sistema dei bonus sociali introducendo inoltre nella Legge di Bilancio, la modalità, definite da ARERA, di rateizzazione delle bollette fino ad aprile 2022 per i clienti domestici in stato di morosità, per un massimo di 10 mesi e senza interessi.

Cosa può fare NoiEnergia?

Purtroppo, tutto questo non dipende da noi in nessun modo. Come spiegato, l’aumento delle bollette è identico per ogni fornitore. La situazione è identica per tutti i fornitori: se qualcuno vi contatta proponendovi prezzi assurdamente bassi per la situazione attuale o sconti esagerati vi stanno truffando. 

Noi, dal canto nostro, ci impegniamo a continuare a lavorare con la costanza, trasparenza e professionalità di sempre. Insieme ad ARTE, l’associazione di Reselller e Trader dell’Energia, inoltre ci siamo impegnati a limitare al minimo le nostre marginalità operative, per superare questo momento complicato tutti insieme. 

Per maggiori informazioni, contatta il nostro Servizio Clienti al numero 0803387704 oppure vieni a trovarci in una delle nostre sedi.